giovedì 7 marzo 2013

Il primo identikit del bosone di Higgs






La particella scoperta nel 2012 al Cern di Ginevra è il bosone di Higgs previsto quasi 50 anni fa. Il suo primo identikit è stato presentato nella conferenza Moriond, che riunisce i fisici del Cern in Valle d'Aosta, a La Thuile. I dati presentati sono quelli raccolti nel 2011 e nel 2012 dagli esperimenti Cms e Atlas, gli stessi che hanno scoperto la particella e fra i più grandi dell'acceleratore Large Hadron Collider (Lhc).

"Finora potevamo parlare solo di una particella simile al bosone di Higgs, ma adesso possiamo dire che è sempre più chiaro che è un Higgs", ha detto il direttore scientifico del Cern di Ginevra, Sergio Bertolucci. Un'affermazione che è tutt'altro che un punto di arrivo, considerando che questa particella non viene prevista solo dalla teoria di riferimento della fisica, chiamata Modello Standard, ma da altre teorie.

Grandissimo l'entusiasmo dei due ricercatori italiani che sono fra i protagonisti della scoperta. "Abbiamo un primo identikit della particella scoperto nel luglio scorso, con dati importanti che nella descrizione di una persona potrebbero corrispondere ad altezza, colore degli occhi e perfino qualche segno particolare. Non è ancora un identikit definitivo in quanto i dati completi saranno presentati in estate, ma sufficiente per dire che sia 'lui'", ha spiegato Guido Tonelli, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che fino al 2011 è stato a capo dell'esperimento Cms. "C'é un grandissimo entusiasmo in tutti noi", ha detto Fabiola Gianotti, dell'esperimento Atlas, e "siamo pronti a scoprire i segreti di una particella così speciale".

Sciogliere la riserva e dire che non è più una particella "simile" al bosone di Higgs, ma "proprio" un bosone di Higgs é un bel punto di arrivo ma è soprattutto l'inizio di un'altra lunga strada. "Adesso comincia una fase di 'produzione di massa' del bosone di Higgs", ha detto Tonelli. Si tratta di studiarne tutte le caratteristiche per completare l'identikit e soprattutto di confermare se un'importantissima proprietà chiamata 'spin' (che si può rappresentare con il senso di rotazione di una particella) sia uguale a zero, come prevede il Modello Standard. "Se questo dato venisse confermato - osserva Tonelli - ci troveremmo di fronte alla prima particella fondamentale con questa caratteristica che ha giocato un ruolo nei primi istanti dell'universo". Oltre a dare una massa alle altre particelle, quindi, il bosone di Higgs potrebbe essere entrato in campo subito dopo il Big Bang per dare il via all'espansione dell'universo. Ma "per il momento - conclude Tonelli - questo è solo un sospetto".



FONTE:http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/fisica/2013/03/06/primo-identikit-bosone-Higgs_8357996.html

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