venerdì 7 dicembre 2012

I grandi terremoti avvengono lungo le 'cicatrici' della Terra


La Terra trema in modo violento soprattutto lungo le sue 'cicatrici'. Gli eventi sismici più violenti si verificano infatti ciclicamente lungo le fratture della crosta oceanica, in coincidenza con le zone di subduzione, nelle quali i movimenti tettonici portano le placche terrestri a scivolare l'una sotto l'altra. La scoperta, pubblicata sulla rivista Solid Earth, è stata coordinata da Dietmar Müller, dell'Università australiana di Sydney.

I ricercatori hanno esaminato circa 1.500 terremoti a partire dal 1900, incrociandoli con la mappatura dei dati geofisici delle zone di frattura e di subduzione.
"Abbiamo scoperto che l'87% dei 15 terremoti più potenti (di magnitudo 8.6 o superiore) e la metà dei 50 eventi sismici più potenti (magnitudo 8.4 o superiore) del secolo scorso sono associati a regioni di intersezione tra zone di frattura oceaniche e zone di subduzione", afferma Müller. Il collegamento è meno evidente per i terremoti di minore intensità.

Tra i più potenti terremoti accaduti in queste regioni di intersezione ci sono, ad esempio, quello di Tohoku-Oki dell'11 marzo 2011 nell’Oceano Pacifico, che travolse il Giappone insieme ad un devastante tsunami, e quello di Sumatra del 26 dicembre 2004, quando la grande onda dell’Oceano Indiano investì gran parte delle coste del Sud-Est asiatico.

Il metodo di ricerca è stato originariamente sviluppato per l'analisi dei dati degli utenti on-line. "La tecnica applicata è comunemente utilizzata per trovare alcuni elementi specifici che dovrebbero risultare più interessanti per un utente internet”, spiegano i ricercatori. “Invece, lo abbiamo utilizzato per individuare quale ambiente tettonico è il più adatto alla generazione di grandi terremoti". Considerato il fatto che la generazione di un terremoto è un processo molto complesso, i ricercatori non hanno ancora una comprensione completa del motivo per cui grandi terremoti avvengono nelle aree di intersezione.

Al momnto l'ipotesi è che la causa sia riconducibile alle proprietà fisiche delle zone di frattura: ''le aree soggette a movimenti di subduzione sono bloccate - osservano - e quindi in grado di accumulare energia per lunghi periodi di tempo''. Muller ritiene che il collegamento scoperto fornisca ''informazioni importanti per i sismologi, che nel lungo periodo, potranno individuare particolari zone della terra statisticamente più soggette ad una forte frizione delle placche e a grandi terremoti in modo ciclico''.



FONTE:http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/terrapoli/2012/12/07/grandi-terremoti-avvengono-lungo-cicatrici-Terra_7916081.html

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